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La RV dai cerchi rossi

Mi chiamo Luca e abito in provincia di Pistoia e precisamente a Monsummano Terme. La mia passione per il marchio Gilera nasce nel lontano 1984 quando, al famoso “Bar Rolando”, arrivò Massimiliano (conosciuto come il Ciuci) con la sua RV 125 nuova fiammante: era per me la copia in miniatura dell’Honda VF 400 e io ne rimasi estasiato. Purtroppo avevo solo 14 anni e dovevo accontentarmi del mio Boxer Piaggio e della sua velocità massima di 40km/h.

I due anni che mi dividevano dall’agognato 125 ci misero un secolo a passare. Quando finalmente nel 1986 compii gli anni, il mondo mi cadde addosso. Il mio amico Armando, in sella al suo Garelli GTA nuovo fiammante,  perse la vita a soli 17 anni (era nato nel 1969) e lasciò un grande vuoto nella nostra comunità e nella sua famiglia. La tragedia scosse anche mia madre che arrivò al punto di dire: “se una moto entra in questa casa io ne uscirò.

Passò ancora un anno. In sella al mio Malaguti Fifty Top mi sentivo recluso e pur avendo ancora vivo il ricordo del mio amico, volevo a tutti i costi il mio due tempi, così nel Maggio 1987, quando mi avviavo a compiere i 17, scoprii che un concessionario della provincia di Pisa, essendo uscite da pocole KZ e le KK, svendeva delle RV nuove da immatricolare. Erano solo bianche, ma il prezzo di 1.700.000 lire era più che buono. Io lavoravo e i soldi li avevo: convinsi mia madre e l’RV fu mia. Unico episodio da ricordare in negativo fu il grippaggio del cilindro a circa 140 km/h, ma non era colpa della Gilera: avevo montato un 160 Polini con rispettivo scarico Giannelli e il motore girava a 9500 giri. Mio padre, in buona fede, volle rabboccarmi il serbatoio dell’olio miscelatore con dell’olio usato da lui per fare la miscela all’ape Piaggio e quindi……

RV di Luca
Il resto della storia sono tutti fantastici ricordi, mai una caduta (per fortuna) e…che dire: la mia RV è ancora mia al sicuro nel garage e anche se di anni ne sono passati ben 27, il suo rombo allieta sempre le mie orecchie e l’odore del Castrol TTS rigenera ancora le mie narici.

Un grazie a tutti i ragazzi del gruppo e in particolar modo a Stefano Calestani e Andrea Tovoli per i tanti supporti datami nei momenti del bisogno e non. Buone pieghe a tutti.

ps: lo so che cosa state pensando. E la storia dei cerchi rossi? Va bene, va bene, non me ne sono dimenticato, ve la racconto. A un certo punto avevo deciso di personalizzare la RV, volevo che fosse diversa dalle altre, solo mia. E, non per vantarmi, me la cavavo davvero bene con la pistola a spruzzo. Decisi così di tirare giù le ruote e verniciare di rosso i cerchi. La leggenda è nata così: dalla mia voglia di originalità e dal fatto che non so stare con le mani in mano. Mi sarebbe piaciuto avere più foto di quell’epoca spensierata, ma mia madre ha fatto sparire tutto…

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Luca in versione relax, ma…
..a bordo della sua RV dai cerchi rossi si trasforma.
..a bordo della sua RV dai cerchi rossi si trasforma.

 

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