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Organizzarsi per il restauro della RV

Fasi preliminari e metodologia

Il restauro di un qualcosa è un emozione, ancor di più se quel qualcosa ha significato speciale legato a un periodo importante nella tua vita.

Prima di iniziare bisogna essere convinti di quello che si vuole fare, ma soprattutto essere certi di arrivare fino alla fine: la strada è lunga e piena di sorprese, bisogna essere pronti a reagire positivamente davanti ad ogni ostacolo, piccolo o grande che sia.

Una volta acquistata la moto, per prima cosa verificare le condizioni del mezzo quindi avviare il motore e provare a fare un giro. Serve per farsi un’idea dei lavori di meccanica da fare. Se non siete pratici fate ascoltare il rumore del motore a un esperto, magari il vostro meccanico di fiducia.

A questo punto dovete decidere se il restauro che volete fare dev’essere completo e totale oppure il più possibile conservativo. Nel primo caso la moto andrà smontata completamente. Nel secondo caso solo le parti da ripristinare. Per esempio, se il telaio appare con una verniciatura in buone condizioni, che ha bisogno solo di una ripassata con la pasta abrasiva, potete anche evitare di smontare completamente l’impianto elettrico: basterà un’accurata pulizia.

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Una volta deciso il tipo di restauro, bisogna procedere allo smontaggio seguendo alcune utili regolette. A vostra discrezione valutare se è opportuno, prima di cominciare, lavare a fondo la moto con una idropulitrice.

1) Fotografate la moto da varie angolazioni durante lo smontaggio di ogni singolo pezzo: vi aiuterà nel rimontaggio.

2) Prendere più informazioni possibili sulla moto , procurandovi il manuale dei ricambi e d’officina (gilerarv200.it li fornisce gratuitamente in PDF).

3) Procurarsi delle scatole trasparenti di varie dimensioni dove riporre il materiale (oppure sacchetti di plastica trasparente), dividendolo secondo l’appartenenza (ciclistica/motore/carrozzeria). È opportuno inserire nelle scatole/buste dei bigliettini con una descrizione del contenuto.

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4) Una volta smontata la carrozzeria, effettuare un controllo minuzioso della moto partendo dalla parte posteriore alta , poi passare sul forcellone  motore e avantreno e verificare la presenza di eventuali tracce di ruggine o crepe.

5) Se decidete per il restauro completo e dovete smontare l’impianto elettrico, fare moltissime foto al cablaggio soprattutto su come è montato, gli spinotti e le masse, la posizione delle fascette.

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6) Organizzate gli spazi dove metterete i vari pezzi dopo lo smontaggio. Il nostro consiglio è quello di usare cartoni o gavoni di plastica. In una serie i pezzi da sistemare, nell’altra quelli a posto pronti per il montaggio.

7) Procuratevi un rotolo di nastro di carta da carrozzieri e usatelo per creare delle etichette su cui, con un pennarello, scriverete la funzione/posizione/orientamento eccetera del pezzo.

Sin qui tutto quello che riguarda l’organizzazione del lavoro.